Care amiche, cari amici, sono passati quattro anni dalle ultime elezioni Cantonali, anni in cui, a mio modo di vedere, la politica ha mancato di coerenza e ha effettuato improvvisi cambiamenti di rotta, che non hanno aiutato a fare quella chiarezza che l'elettorato richiede. È per questo motivo che ho deciso di ricandidarmi al Gran Consiglio, perché credo fermamente che con maggior organizzazione e ordine si possa riguadagnare la fiducia del cittadino nei confronti delle istituzioni. Bisogna ritrovare un’identità, dare una linea all’azione politica e prediligere il rispetto e lo scambio di opinioni. Abbiamo perso il nostro referente cristiano e il senso della famiglia, pilastro importante della nostra società. Per me famiglia significa, lavoro, salario dignitoso, formazione, lotta al disagio sociale, al disagio professionale, attenzione ai costi della sanità. Nel nostro Cantone ci sono sempre più famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese. Nel mondo del lavoro ci sono troppe distorsioni. Questi sono i temi che da sempre sono stati cari al nostro partito. Non lasciamo che ne parlino solo i populisti, peraltro senza ottenere risultati concreti. Sono un candidato diretto, che dice quello che pensa perché non ha paura delle proprie idee. Non mi piace la politica gridata, preferisco confrontarmi in modo leale con gli avversari, convinto che i problemi si risolvano meglio se ci sono rispetto e onestà, indipendentemente dalle idee che si difendono.